L’umanità ha sempre sentito il bisogno di costruire opere monumentali per celebrare i propri progressi.

Dalle piramidi dell’Antico Egitto alle cattedrali medievali, fino agli edifici moderni più iconici, i monumenti sono stati sempre il simbolo della grandezza e della potenza di una civiltà.

Ma…perchè?
La risposta è semplice: abbiamo sempre bisogno di avere sott’occhio l’obiettivo.

Costruire un monumento è un modo per ricordare il passato, per celebrare i successi, ma anche per impegnarsi a fare sempre meglio nel futuro.

I monumenti ci ricordano che siamo capaci di grandi cose, in grado di superare ostacoli e di raggiungere obiettivi ambiziosi.
Un reminder costante sul fatto che, nonostante le difficoltà, l’umanità ha sempre trovato il modo di progredire e di migliorare la propria condizione.

Non sono solo un simbolo del passato, ma soprattutto un’impronta per il futuro.

Quando costruiamo un monumento lasciamo una traccia (quasi) indelebile per le generazioni future. Stiamo dicendo loro che i nostri successi non sono stati casuali, ma il frutto di un duro lavoro e di una grande determinazione.

Ma soprattutto, che abbiamo ancora da fare, che ci sono altri obiettivi da raggiungere.

Solo così, di fronte all’Arco di Trionfo negli Champs-Élysées, un ragazzo si è ricordato, dopo aver percorso 1400km, della vittoria di Napoleone ad Austerlitz e tutto ciò che ha significato per l’Europa intera.