Dipendenza da nicotina: è colpa del marketing?

Pochi giorni fa ho festeggiato un importante anniversario:
11 anni fa ho spento una sigaretta, senza accenderne più.

L’ho fatto perché non mi faceva più sentire a mio agio in tanti modi.

Mi chiesi perchè ho iniziato a fumare.
Trasgressione? Sentirsi grande? Compensare disagi adolescenziali?

Quando ho iniziato a studiare comunicazione, ho approfondito la storia della promozione del tabacco.
Nel corso del “900, la pubblicità e il design delle sigarette hanno contribuito a creare lo stereotipo del fumatore “fico”.
Le campagne pubblicitarie hanno spesso ritratto i fumatori come persone di successo, glamour e indipendenti, facendo sembrare il fumo un accessorio di stile e di classe.

Qualcosa di talmente prezioso da essere l’ultima richiesta prima di andarsene (l’ultima sigaretta dopo una ferita mortale), o il giusto premio di un momento sensuale (sigarette aftersex).

Il design stesso dei pacchetti era accattivante, con colori brillanti e forme eleganti che ne esaltavano l’immagine.

Ma il design e la comunicazione faceva la differenza?
Io solitamente fumavo Marlboro Rosse perchè mi piacevano veramente, o piuttosto perchè tifando Ferrari avevo un link mentale?

Non so, ma sicuramente quando ero senza, mi sarei fumato anche un bastoncino di legno, senza guardare chissà quale firma.

Penso che sulla prevenzione di stia lavorando bene, perchè tutti sanno che il fumo è una delle principali cause di morte evitabile, soprattutto i fumatori. Nessuno smette per quello.

Si abbatte lo stereotipo.

Una delle azioni più importanti per disincentivare il fumo è stata quella di rovinare il design dei pacchetti di sigarette.

In molti paesi è stato introdotto l’obbligo di utilizzare pacchetti di sigarette di colore uniforme, senza elementi di design accattivanti e vengono stampate immagini shock con avvertenze sui rischi per la salute.

Si sta lavorando sul far perdere al fumo il suo fascino e di renderlo meno attraente per i giovani, facendo in modo che l’idea del fumatore “fico” sia eliminato.

Il successo del fumo è stato l’esempio della potenza del design sulla persuasione.
Il suo crollo oggi, anche.

Ma seriamente, cosa c’è di figo nel baciare un posacenere?

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