Cosa significa BELLO in comunicazione e marketing?
“Mi raccomando, che sia bello!”
Qualche anno fa, un cliente chiuse il briefing con questa frase.
Ho capito subito di non essere stato efficace durante la riunione.
Insomma, cosa significa BELLO? Ma soprattutto, BELLO per chi?
Attrarre l’attenzione è solo l’inizio di un progetto di marketing. Ciò che conta davvero è creare un impatto significativo, un legame profondo tra il consumatore e ciò che offriamo.
Ogni elemento, dal design grafico ai copy, deve essere calibrato solo su una figura, che non è l’imprenditore nè tantomeno l’agenzia: è il consumatore finale.
I nostri clienti acquistano qualcosa non solo per la funzionalità del prodotto, ma anche perché desiderano che quel prodotto li rappresenti.
Chi ha un iPhone trasmette un messaggio, esattamente come poggiare le chiavi di una Mercedes sul tavolo o richiedere una certa bottiglia di vino in ristorante.La comunicazione estetica svolge un ruolo fondamentale in ogni azione di marketing.
Dobbiamo comprendere appieno i desideri, i valori e gli ideali del nostro pubblico di riferimento per creare una comunicazione che li coinvolga profondamente.
Per questo il ‘bello’ nella comunicazione non è una definizione assoluta, ma piuttosto un insieme di elementi che risuonano con il consumatore.
Il Bello, per me, è l’armonia tra il design, il tono di voce, i colori e il messaggio che crea un’esperienza coinvolgente e autentica.
Non possiamo cadere nella trappola di creare una comunicazione che sia solo ‘bella’ agli occhi di “esperti” o clienti.
Bisogna spingersi oltre, tuffandosi nella mente dei nostri clienti, comprendendo le loro aspettative, sogni, aspirazioni. Questo è l’unico modo per creare una comunicazione autenticamente ‘bella’ per loro.
Il Bello risiede nella capacità di emozionare, ispirare e coinvolgere il consumatore finale, e questo non ha alcun collegamento con il gusto personale.