Cosa conta più nel design? Il vuoto.
La settimana scorsa ho perso gli auricolari.
Per la seconda volta.
A sto giro, ho preso qualcosa di migliore, dotato di una tecnologia chiamata ANC, che permette un isolamento totale dai suoi esterni.
In sostanza, indossandole “senti” il silenzio (quasi) assoluto. O, se preferisci, azzeri il rumore di fondo ascoltando musica, podcast, chiamate.
In questo modo ascolti SOLO ciò che vuoi realmente percepire, senza distrazioni di alcun tipo.
Nel design è lo stesso.
Immagina una foto o un visual con troppe informazioni, troppi elementi: il risultato sarebbe confusionario e poco efficace.
Spesso siamo colpiti dalla frenesia del riempire. Siamo così insicuri e ansiosi di riempire lo spazio vuoto che dimentichiamo quanto valore possa avere il vuoto stesso.
Uno spazio vuoto ben posizionato può creare un punto focale e valorizzare ciò che lo circonda.
Non deve essere visto come un elemento negativo, ma come una risorsa che può essere utilizzata a nostro vantaggio.
Le aree vuote attirano l’attenzione dell’occhio, danno respiro all’immagine e creano un’esperienza visiva più equilibrata ed armoniosa.
Il mio mentore diceva sempre “il bianco è bello”, utilizzalo con sapienza.