Come il movimento può migliorare la tua comunicazione.
Per descrivere una persona scatenata spesso si dice che “vede rosso”, con riferimeno ai tori nella Corrida.
Ma in realtà è un grosso errore.
I tori NON attaccano per il drappo rosso (anzi, a dirla tutta NON vedono proprio il colore rosso), ma piuttosto per il movimento del drappo, che attrae l’attenzione.
L’essere umano stesso è più colpito dal movimento.
Pensaci, quante volte ti sei fermato a vedere l’inizio di un trailer frenetico, e quante altre passi ore a cercare invano qualche oggetto (immobile) a casa?
La nostra sensibilità al movimento è un meccanismo di sicurezza, ci rende più reattivi in caso di problemi, ci fa notare cambiamenti..
Il movimento attrae l’attenzione e mantiene alto l’interesse.
Nel marketing il movimento aiuta a intercettare il pubblico e focalizzarlo sulla nostra comunicazione.
Possiamo utilizzare il movimento per mostrare un prodotto in azione o per creare un’animazione coinvolgente che racconti la storia del nostro brand.
Ma se il movimento sui video è ovviamente facile, come possiamo applicarlo a un’immagine statica o a una foto?
Chiedo spesso ai designer e fotografi di realizzare per i nostri clienti delle creatività che mostrino Movimento, e sulle prime spesso mi guardano storto.
Finchè non vedono i risultati.
Sembra un ossimoro, vero, ma è fondamentale!
Come quest’immagine che mi ha scattato la bravissima Valeria Loddo: La posa, il riflesso, lo sguardo che mira in una direzione divergente sono insieme tutti elementi che rendono questa immagine non impostata, statica, anonima.
Ma anche nel design di un qualunque advertising l’uso di elementi “fuori dall’ordinario” contribuiscono a rendere dinamico un visual, con una maggior conversione del messaggio che vuole trasmettere.
La differenza tra una grafica e un vero studio di design sta proprio qui: nello scopo.
A stare fermi non si ottiene nulla, dai movimento.