Perchè non dovresti fidarti di (quasi) tutti i contenuti che vedi nei social.

La nostra vita quotidiana è sempre più influenzata dai social media, luoghi che ci permettono di connetterci con il mondo in modi che prima non erano possibili.
Non solo, ci danno modo di rapportarci spesso con chi la pensa come noi!

Diventa quasi una dipendenza, una piccola nicchia confortevole di opinioni allineate, rispetto a un mondo esterno che spesso ci da contro.

Ma è reale tutto questo?
O ci troviamo di fronte a una distorsione della realtà percepita?

Gli algoritmi utilizzati dai social media lavorano per mostrarci contenuti che ritengono più pertinenti per noi, basandosi sui nostri interessi palesati.

Questo ha come conseguenza il crearsi delle “bolle” con contenuti che confermano le nostre opinioni e convinzioni, senza avere un’esposizione a pareri contrari.

Questa distorsione della realtà può avere conseguenze negative sulla capacità di comprendere il mondo che ci circonda.

Ci può rendere più sicuri delle nostre opinioni, ma meno capaci di ascoltare e comprendere quelle degli altri.

Ad esempio, se una persona è interessata solo alla Formula 1, vedrà solo notizie e contenuti relativi alla Formula 1, dando l’impressione che sia l’unico argomento di cui si parla. Allo stesso modo, se una persona è coinvolta in teorie del complotto vedrà solo contenuti che confermano le sue teorie, creando una realtà distorta che non rappresenta la realtà globale.

Aziendalmente ne siamo pienamente consapevoli, quindi operiamo per comunicare in modo trasparente e cristallino le realtà dei nostri clienti, agendo con etica e responsabilità.

I social sono uno strumento straordinario ma è fondamentale che tutti ne capiscano il funzionamento “dietro le quinte”, per non lasciarci intrappolare in una distorsione della realtà percepita.

Nel dubbio, se “tutti la pensano come noi” facciamoci una domanda:
Sarà veramente così?

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